Un mutuo con tassi usurari
Il Comune, assieme a una società, decide di far causa a Cassa Depositi e Prestiti. L’oggetto è un mutuo, che presenta tassi d’interesse usurari, assieme a una penale di recesso troppo elevata.
La vicenda e l’obbligo di procedere per vie legali
Brescia. Il Comune, assieme alla società Brescia Infrastrutture hanno deciso di fare causa a Cassa Depositi e Prestiti. L’oggetto della causa è un mutuo, acceso cinque anni fa. Contratto che prevedeva degli interessi fin troppo elevati, pari al 5,69%. Ma non finisce qui. In caso di recesso anticipato, la penale da pagare era da capogiro. 81 milioni di euro, contro i 126 milioni di euro prestati. Penale che addirittura potrebbe aumentare nel tempo. Praticamente stiamo parlando di oltre due terzi del prestito concesso. Una vera e propria truffa, che obbliga a rimanere incastrati in questo contratto. Per il legale della parte lesa la situazione è chiara. “la cifra chiesta per il recesso rende il costo complessivo del mutuo a tassi d’usura”. Ecco allora che la nostra è “una strada obbligata nell’interesse della città”. Queste le parole del sindaco Del Bono. Infatti il Sindaco è cosciente che la città potrebbe risparmiare circa 3,5 milioni di euro, se solo il Comune riuscisse a svincolarsi dalla Cassa Depositi e Prestiti, per praticare la surroga del mutuo verso una banca.
Parla del caso anche l’assessore al bilancio Paolo Panteghini. “Ci siamo confrontati più volte con il governo e Cassa ma senza risultati“. Eppure il contratto “prevedeva il diritto di recesso e la possibilità della conciliazione bancaria” spiega Fabio Lavini, amministratore delegato di Brescia Infrastrutture. La causa avverrà al Tribunale Civile di Roma, luogo in cui è stato sottoscritto il contratto. Non è esclusa in futuro la possibilità di un processo penale. Una giusta strada per far valere i propri diritti.
Fate rispettare i vostri diritti
Questa vicenda dimostra come la Cassa Depositi e Prestiti abbia letteralmente incastrato il Comune in un contratto di mutuo con tassi superiori a quello soglia previsto dalla legge. Inoltre impedisce la surroga verso altre banche, perché la penale per il recesso è troppo obbligata.
L’unica via rimasta al Comune è quella di procedere per vie legali. Una battaglia più che giusta, che fa capire quanto sia importante il rispetto dei vostri diritti. Non fatevi piegare mai dalle banche, che utilizzano i loro metodi truffaldini per guadagnare denaro.
