Il crack delle banche venete colpisce una nota azienda immobiliare. Rischio di bancarotta
La crisi di Veneto Banca e Popolare di Vicenza colpisce in pieno una nota azienda immobiliare che ha investito nelle due banche venete. 38 milioni di Euro andati in fumo e l’azienda rischia la bancarotta a causa del crack finanziario. Questa è, in breve, la triste storia che stiamo per raccontarvi.
Un’azienda con le spalle al muro
Gli eventi che stanno colpendo l’azienda Folco Finanziaria Immobiliare sono davvero tragici. 16 milioni investiti in titoli di Veneto Banca e 22 milioni in azioni di Popolare di Vicenza, che corrispondono a circa metà del portfolio d’investimento adesso non valgono praticamente nulla. L’azienda, a causa di questa svalutazione delle proprie azioni che verrà compiuta nel bilancio di quest’anno, andrà in rosso a fronte di debiti con le banche per oltre 70 milioni. Il rischio di bancarotta si fa sempre più reale.
Una probabile fine non meritata per un’impresa che è stata costruita nel corso degli anni con pazienza e sacrifici. Ma, purtroppo, le motivazioni dietro questi investimenti, che coinvolgono i rapporti tra imprenditori e banche locali, non sono mai semplici. Infatti Giancarlo Folco, padre dell’attuale erede dell’azienda Gaia Francesca Folco, scomparso nel 2011, fu una figura di spicco all’interno della realtà economica vicentina. Socio di rilievo di AntonVeneta e, in seguito, vice-presidente della banca, finita poi nelle braccia di Mps, aveva investito enormi somme sulle due banche del territorio. Gli acquisti risalgono agli anni in cui le azioni valevano poco più di 20 Euro.
Ai tempi, le obbligazioni risultavano un investimento sicuro. La conferma veniva data ogni anno dalla rivalutazione in positivo del valore delle azioni. Tuttavia, accumulare negli anni investimenti così importanti in due soli istituti di credito si è rivelata una mossa alquanto rischiosa. I tragici risultati, si sono mostrati nel tempo.
Una probabile sconfitta
La figlia di Giancarlo, Gaia Francesca, provò diverse volte a sciogliere questi investimenti ormai diventati troppo grandi. E lo fece in tempi non sospetti.
Nei mesi di marzo e maggio del 2013 Gaia chiede ripetutamente a Veneto Banca di vendere le proprie azioni. Ma, nonostante l’insistenza, mai nessuna risposta arriva da parte dell’istituto di credito. Cosa che porta l’ordine di vendita a risultare inevaso. Ora, la Folco ha giustamente avviato una causa contro la banca di Montebelluna, con la precisa intenzione di ottenere il dovuto risarcimento. Una scelta più che obbligata per chi oggi si trova a combattere contro le crisi bancarie.
Bisogna averla vinta sulle banche
Purtroppo gli effetti delle crisi bancarie sono devastanti sulle aziende, specialmente quando correntisti decidono di investire gran parte dei loro risparmi in pochi istituti di credito. In particolar modo, la situazione delle banche venete, come già specificato in uno dei nostri articoli precedenti, ha danneggiato l’economia della regione in maniera molto consistente. Ma non bisogna mai abbattersi, specialmente quando gli istituti di credito sbagliano qualcosa nei rapporti con il cliente. Ma come possiamo fare per venire a conoscenza di queti illeciti? In questi casi, affidarsi agli specialisti del settore è la scelta migliore. L’esperienza è, spesso, l’unica vera garanzia in materia di illeciti bancari.