Anche le celebrità diventano vittime delle banche
Gli azionisti di Banca Nuova, tra cui lo chef Natale Giunta, sono vittime della nuova proposta di transazione per le azioni. Rimborsi di pochi euro ad azione e rinuncia a qualsiasi provvedimento legale contro le banche. Ma la gente preferisce lottare e non piegarsi.
Il commento dello chef Giunta
Tra gli azionisti di Banca nuova c’è anche il popolare chef Natale Giunta: l’istituto farà giungere molto presto a tutti la sua proposta di transazione. “Per carità” commenta con un sorriso amaro il cuoco che è diventato celebre grazie anche alla partecipazione di programmi Rai. Anche lui aveva acquistato azioni della Popolare di Vicenza offerte da Banca Nuova. “Dal 2010 fino a un paio di anni fa ho acquistato azioni, ma solo perché non potevo fare altrimenti”.
Nel racconto Giunta espone il “meccanismo” che avrebbe riguardato anche piccoli risparmiatori, imprenditori, aziende. L’acquisto di azioni come unica condizione per ottenere un mutuo, un finanziamento. “Nel mio caso è stato così. Avevo bisogno di un mutuo o di ottenere delle scoperture necessarie per il mio lavoro. Mi è stato detto che l’unico modo per ottenerle era quello di acquistare delle azioni. E l’ho fatto. Per un totale di 25.000 euro e spiccioli”.
Adesso, con la transazione proposta dalla Popolare, allo chef l’istituto potrebbe rimborsare poco più di tremila euro. Tra coloro che hanno acquistato quelle azioni al prezzo di 62 euro per poi trovarsi in mano, nel giro di alcuni mesi, azioni che valevano solo pochi centesimi, sono presenti studenti, anziani, impiegati e imprenditori. Tra i professionisti, ci sono anche persone che hanno investito oltre 100.000 euro e che adesso, in cambio di quella somma, potrebbero ottenere appena 15.000 euro.
Risparmiatori o imprenditori che in molti casi hanno ricevuto la stessa proposta. Sì al mutuo solo in caso di acquisto di azioni. E adesso la nuova proposta di transazione. Accettare nove euro per azione al posto dei 62 iniziali e rinunciare alle cause con la banca.
La voglia di lottare
“Noi non ci fermeremo – assicura però il presidente di Adiconsum – e andremo avanti di fronte ai tribunali italiani e, se servirà, europei. La transazione proposta non può essere accettata. La maggior parte delle persone che si sono rivolte a noi non la prenderanno nemmeno in considerazione”. Alcuni di loro, hanno acquistato fino a 100.000 euro di azioni. “E’ chiaro che l’acquisto di azioni comporti un rischio ma è anche vero che in molti casi questo acquisto è stato legato alla possibilità di ottenere mutui e finanziamenti”.
E così, l’offerta di transazione verrà respinta e si punterà alle cause civili e penali nei confronti del vecchio management della Popolare di Vicenza (Banca Nuova è interamente controllata da Popolare Vicenza).
Insomma, gli azionisti che si sentono gabbati hanno deciso di reagire. Lo stesso infatti vale per quelli che si sono rivolti alla Federconsumatori. “Quella proposta di transazione è irricevibile – dice uno dei legali dell’associazione”. Un centinaio circa, fa sapere Federconsumatori.
“Nove euro ad azione? E’ una proposta offensiva. Ovviamente, la illustreremo a ognuno dei ricorrenti. Ma queste cifre – conclude un legale – sono davvero mortificanti”. Una mortificazione, dicono le associazioni, per quei clienti ai quali è stato chiesto di prendere subito o andare avanti. In attesa che la giustizia faccia il suo corso.
Mai piegarsi alle banche
Questo caso mostra quanto sia importante non arrendersi e lottare contro gli istituti bancari, che non si fanno scrupoli a dare ultimatum ai propri clienti solo per fare i propri interessi. Ma bisogna combattere queste ingiustizie.
Anche altre celebrità si sono scagliate contro le ingiustizie bancarie, come l’ex sciatore Giuliano Besson.